Abu Dhaby: L’11 novembre l’inaugurazione del museo siglato Jean Daniel

Abu Dhaby: L’11 novembre l’inaugurazione del museo siglato Jean Daniel

Una delle prime opere che si ammirano all’ingresso del nuovissimo Louvre Abu Dhabi è una statua del Neolitico, proveniente dalla Giordania. E’ una delle più antiche della storia dell’uomo e si compone di due teste. Un dualismo che sembra il marchio di fabbrica di quest’opera, pensata come ponte tra passato e futuro, tra Est e Ovest. La diramazione arabica del grande marchio museale parigino sarà inaugurato ufficialmente alla presenza di Emmanuel Macron sabato prossimo, ma è finalmente stato svelato in queste ore. Nella metropoli degli Emirati, più conservatrice e abbottonata rispetto alla libertaria Dubai, la raffigurazione del nudo artistico, soprattutto . La stessa cosa non si può dire della rappresentazione di religioni diverse dall’Islam. Al contrario, il museo nasce come rappresentazione del mondo e delle sue più diffuse religioni e non si vergogna di mostrare il Giudaismo in un Paese che non riconosce Israele. “Abbiamo sintetizzato la storia – spiega il presidente dell’Autorità per il Turismo e la Cultura del principato, Mohamed Khalifa al-Mubarak – il nostro è molto più che un ‘semplice’ museo”. Il museo, che ha una superficie totale di 97mila metri quadri, 6.400 dei quali di mostre, ospita al momento 620 opere. Tra queste, una metà circa arriva dalla casa madre, principalmente il Louvre parigino, ma anche altri 12 musei francese. Di spicco, il Ritratto di Dama (La Belle Ferronière) di Leonardo (dal Louvre), il Bonaparte che attraversa le Alpi di Jacques-Louis David (Versailles) e l’Autoritratto di Vincent Van Gogh da Orsay.


Tags assigned to this article:
abu dhabylouvre