Canada: Trudeau in lacrime si scusa con i gay licenziati da uffici statali. Indennizzo fino a 100 mln di dollari

Canada: Trudeau in lacrime si scusa con i gay licenziati da uffici statali. Indennizzo fino a 100 mln di dollari

È un giorno storico per la comunità Lgbt canadese. Con le lacrime agli occhi, il primo ministro Justin Trudeau ha chiesto scusa a nome dello Stato alle migliaia di funzionari pubblici, poliziotti e militari, licenziati o rimossi per decenni a causa del loro orientamento sessuale. L’occasione è stato il termine di una causa collettiva avanzata da tremila vittime che ora vedranno riconoscersi un indennizzo per un massimo di 100 milioni di dollari canadesi (66 milioni di euro).”Un’epurazione che è durata decenni e resterà per sempre un tragico atto di discriminazione da parte del governo verso i propri cittadini , che hanno perso la dignità, le carriere o hanno visto i loro sogni e le loro vite spezzate”, ha detto Trudeau in Parlamento. “È con vergogna, tristezza e profondo rammarico per le cose che abbiamo fatto  – ha continuato – che oggi sono qui e dico: abbiamo sbagliato, ci scusiamo, mi dispiace, ci dispiace”.
Dagli anni ’40 ai primi anni ’90, il governo canadese mise in atto una vera e propria caccia alle streghe che portò al licenziamento di migliaia di persone. I funzionari pubblici sospettati di essere omosessuali o trans erano messi sotto controllo e sottoposti a duri interrogatori. Le stime indicano circa 9mila persone perseguitate.
Secondo LgbtPurge.com, il sito ufficiale della class action, gli agenti della sicurezza nazionale consideravano i lavoratori appartenenti alla comunità Lgbt come una minaccia perché si credeva avessero una tendenza a simpatizzare con i comunisti. Un’altra teoria in voga al tempo era che i gay e le lesbiche fossero più suscettibili al ricatto degli agenti stranieri e quindi più inclini a diventare spie. Sebbene il Canada abbia depenalizzato gli atti omosessuali sin dal 1969, il programma continuò fino al 1992 rovinando decine di migliaia di vite, punendo le vittime anche con la reclusione e l’accusa di “grave indecenza e abuso fisico”. Una pagina nera della storia di un Paese che oggi invece è tra i più avanti nell’affermazione dei diritti Lgbt. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso venne legalizzato nei vari dipartimenti tra il 2003 e il 2005, facendo della nazione il primo paese americano e il quarto al mondo a concedere questa possibilità ai propri cittadini.
Proprio l’anno scorso Trudeau partecipò al Pride di Toronto: è stato il primo capo di governo a scendere a sfilare con le bandiere arcobaleno. Parlando alla Camera dei Comuni il premier canadese ha detto che “il governo ha esercitato la sua autorità in modo crudele e ingiusto”. Il gruppo per i diritti degli omosessuali ha definito le scuse come “estremamente sentite e significative”.
Inoltre è di pochi giorni fa la proposta del governo di una legislazione che consentirà di cancellare in modo permanente i casellari giudiziari di coloro che sono stati condannati in passato per attività sessuale con partner dello stesso sesso.