Donne in carriera sulle quattro ruote con Uber e Careem in Arabia Saudita

Donne in carriera sulle quattro ruote con Uber e Careem in Arabia Saudita

Le donne potrebbero guidare già da fine giugno per Uber e Careem in Arabia Saudita.

Il divieto alle donne di guidare in Arabia Saudita è stato revocato domenica, e Uber e Careem, colossi del trasporto privato, inizieranno l’addestramento delle donne per farle entrare nei loro team.

“Siamo lieti di dare il benvenuto in Careem a queste pionieristiche donne, in linea con il nostro impegno nel creare opportunità di lavoro in tutta la regione del Medio Oriente”, ha dichiarato il CEO di Careem, Mudassir Sheikha, in un messaggio di posta elettronica. “Abbiamo fissato un obiettivo a lungo termine: avere 20.000 donne registrate in tutta la regione entro il 2020.”

Attualmente circa il 70% dei passeggeri di Careem in Arabia Saudita sono donne, e il servizio sarà ancora più valido per loro se alla guida ci sarà una rappresentante del gentil sesso, piuttosto che un uomo. Anche Uber ha in programma di lanciare un servizio questo autunno, che consentirà alle donne di scegliere di essere collegate ad autiste di genere femminile.

L’Arabia Saudita è uno dei paesi più conservatori per le donne nel mondo. Solo uno su cinque sauditi impiegati nel paese sono donne, riferisce Quartz. La scomodità del trasporto ha avuto un ruolo importante nel bloccare le donne dal cercare posti di lavoro, perché in precedenza avevano bisogno di parenti maschi per muoversi anche con mezzi come un taxi.

Uber, azienda nata a San Francisco,  è stata lanciata in Arabia Saudita nel 2014 e Careem è arrivato un anno dopo, prevalentemente in Medio Oriente. Uber ha accettato $3,5 miliardi dal Fondo di investimento pubblico del governo a giugno 2016, e ha assegnato all’Arabia Saudita un posto nel suo consiglio. Ma da quando si è diffusa la notizia che in Arabia Saudita anche le donne possono stare al volante, sono centinaia di migliaia le domande per lavorare in Uber e Careem.

Giuseppe Rizzuto