Nave Aquarius: La Spagna accoglie i 629 migranti.Salvini: alzare la voce paga

Nave Aquarius: La Spagna accoglie i 629 migranti.Salvini: alzare la voce paga

La Aquarius non sbarcherà in Italia. La Spagna accoglierà la nave con 629 migranti a bordo. Lo ha annunciato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, che ha dato istruzioni perché l’imbarcazione, bloccata nel mar Mediterraneo attracchi nel porto di Valencia. “E’ nostro obbligo contribuire a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un porto sicuro a queste persone, rispettando in questo modo gli obblighi del diritto internazionale”, ha affermato Sanchez, citato da El Pais. Oggi sia la sindaca di Barcellona, Ada Colau, sia quello di Valencia, Joan Ribó, avevano annunciato che le rispettive città erano disposte ad accogliere la nave.

Per il governo è una vittoria. “La decisione della Spagna su Aquarius è uno schiaffo all’Italia? Vorrei averne decine di schiaffi così – ha detto il ministro dell’Interno e segretario della Lega, Matteo Salvini, in conferenza stampa in via Bellerio – Anzi, se il governo francese, inglese, greco o cipriota volessero aiutarci, sono pronto a farmi prendere a schiaffi dalla mattina alla sera. Mi piacerebbe che Malta si assumesse le sue responsabilità, che la Francia e la Gran Bretagna fossero coinvolte”, ha aggiunto.

La chiusura dei porti alla nave della Ong è il primo passo verso un radicale cambio di rotta nella gestione dell’immigrazione. Il Viminale sta lavorando per ridurre il costo riconosciuto alle associazioni e coop che si occupano di accoglienza dei migranti e per tagliare i tempi per esaminare le domande di protezione internazionale. Lo ha detto il ministro degli Interni, Matteo Salvini, durante una conferenza stampa nella sede della Lega a Milano parlando della vicenda migranti e in particolar modo sulla vicenda Aquarius. Stiamo lavorando sui costi” di accoglienza di “questo esercito di finti profughi”, ha detto Salvini. “Dico finti ministerialmente parlando”, ha aggiunto, specificando che dall’inizio dell’anno sono state esaminate 40mila domande. Lo status di rifugiato è stato riconosciuto in 6 casi su 100 e in altri 4 casi su 100 è stata riconosciuta la protezione sussidiaria. Il ministro ha quindi sottolineato che si sta “lavorando” sulla cifra dei 35 euro a profugo per fare in modo che “rientri nella media Ue”, visto che gli altri Paesi “spendono di meno. Sarò curioso di vedere se tutte queste cooperative e solidali di professione continueranno ad essere accoglienti se incasseranno di meno”. “Stiamo lavorando anche sui tempi di smaltimento delle richieste, visto che oggi arrivano a 3 anni. La settimana prossima avrò la gioia di incontrare 250 ragazzi e ragazze che cominceranno a lavorare, dai primi di luglio, nelle commissioni prefettizie di identificazione”, ha ancora detto Salvini. Infine, “stiamo lavorando anche sui vari livelli di protezione perché ci sono delle particolarità tutte italiane che non si capiscono”, ha aggiunto. “Stiamo lavorando a garanzia dei rifugiati veri perché questo enorme spreco di denaro e tempo ha come prime vittime donne e bambini che scappano dalla guerra”, ha concluso.