Toronto: quella che doveva essere una domenica tranquilla si è trasformato in un massacro

Toronto: quella che doveva essere una domenica tranquilla si è trasformato in un massacro

Bicchieri rotti e guanti blu, abbandonati sulla strada, sono tutto ciò che è rimasto a Bowden Street lunedì mattina, dove ieri sera due persone ci hanno rimesso la vita ed altri 12 feriti lottano tra la via e la morte. Un altra tragedia che Toronto non era abituata a vivere una città in cui queste cose non accadevano. Doveva essere una di quelle domenica d’estate calda e tranquilla, e cosi non è stato, perchè a rovinarla è stato un uomo armato di pistola che ha iniziato a sparare  contro ristoranti e patii ed in seguito  anche contro gli ufficiali, cosi hanno dichiarato le autorità competenti. Poco dopo l’uomo è stato trovato morto.

L’agguato è iniziato intorno alle 22 nella città di Greektown, una zona che ospita dozzine di ristoranti, piccole imprese e case famiglia. La  polizia dell’Ontario ha dichiarato che il ventitreenne sospetto, la cui identità non è stata rilasciata, si è spostato lungo Danforth Avenue, sparando lungo la strada, ed in seguito ha iniziato a sparare  contro agenti di polizia e alla fine è stato trovato morto nell’area.

Gli isolati nel cuore di Greektown sono stati circondati da nastro giallo della polizia questa mattina e quasi tutte le attività commerciali locali sono chiuse.

Nessuna informazione è stata ancora rilasciata sulle due vittime . Il capo della polizia Mark Saunders ha dichiarato in precedenza che una donna è stata uccisa e una ragazza, di otto o nove anni, era in condizioni critiche.

Tante le testimonianze dei passanti e degli abitanti de quartiere che hanno pubblicato foto e video, dove mostrano un uomo, vestito di nero  con in mano una cartella, prima che iniziasse a sparare.

“Ci sono molte brave persone qui”, ha detto Gord Cheong, che vive a pochi isolati di distanza. “C’è molta gente che viene al Danforth, a Greektown, ma è generalmente abbastanza tranquilla. Quindi questo gesto è insolito e inquietante. “

 

Joe Infusini