Vienna:Cinque morti nei raid notturni

Vienna:Cinque morti nei raid notturni

Cinque morti fra i quali uno degli autori dell’attacco, una quindicina di feriti e una caccia all’uomo ancora in corso per individuare eventuali altri responsabili: la situazione è ancora molto tesa a Vienna, duramente colpita nel suo cuore pulsante lunedì notte, quando molti viennesi erano usciti alla vigilia della chiusura dei locali per il “lockdown” anti Covid, in vigore da oggi. I terroristi hanno sparato a chi sedeva ai tavolini dei bar in sei diversi punti del centro storico, un po’ come in quel 13 novembre 2015 quando a Parigi furono colpite le persone sedute ai caffè del Decimo Arrondissement. Un «ripugnante atto terroristico», secondo il cancelliere Sebastian Kurz, ma preparato «in modo molto professionale». Il ministro dell’Interno Karl Nehammer, ha chiesto che durante l’attuale fase delicata di ricerca degli autori (non si sa se uno o di più, oltre all’attentatore ucciso) i viennesi restino a casa e ha disposto per oggi la chiusura delle scuole.

Terrorista «islamico radicalizzato»

In una conferenza stampa all’alba, il ministro ha detto che il terrorista ucciso era secondo i risultati delle prime indagini un «simpatizzante dello Stato islamico radicalizzato», pesantemente armato, anche se la cintura esplosiva che aveva attorno al corpo si è rivelata finta. Almeno un secondo aggressore è ancora in fuga; ma non è escluso che anche  altre persone possano avere partecipato all’attacco: «Al momento – ha detto  il capo della polizia di Vienna Gerhard Purstl – crediamo che ci sia stato più di un aggressore».

Attacchi in sei punti diversi

La prima sparatoria, attorno alle 20, è avvenuta nella via in cui si trova la principale sinagoga della capitale, chiusa in quel momento e teatro nel 1981 di un attentato con due vittime, vicina a una zona di locali molto frequentata. Gli attentatori hanno sparato a chi sedeva nei dehors dei locali del centro della città, in altri 5 luoghi; alle 20,09 uno degli aggressori è stato colpito a morte dagli agenti che erano nel frattempo intervenuti. Gli attacchi sono avvenuti in sei diversi punti della città vecchia. Le località colpite sono tutte molto vicine, nel Primo distretto della capitale austriaca.

Postati sui social 20 mila video

Mentre l’attacco era ancora in corso, i testimoni hanno postato sui social circa 20 mila video; immediatamente è stato chiesto di non diffonderli e una squadra speciale di agenti li sta analizzando. Le quattro vittime sono due uomini e due donne, una deceduta dopo il ricovero all’ospedale. Della quindicina di feriti alcuni sono in gravi condizioni. Un migliaio di uomini, fra poliziotti e militari, sta ancora partecipando alla caccia all’uomo, con elicotteri e posti di blocco intorno alla capitale. Ben 75 soldati sono stati posti a guardia degli edifici “sensibili” mentre anche le vicine Germania e Ungheria hanno annunciato l’invio di forze speciali. L’appartamento in cui viveva il terrorista ucciso è stato perquisito dalle forze dell’ordine che hanno usato una carica esplosiva per accedervi.